Il consumo quotidiano di arance riduce la steatosi epatica nei pazienti con MASLD
La steatosi epatica associata a disfunzione metabolica (MASLD, precedentemente nota come NAFLD) rappresenta la causa più comune di malattia epatica cronica a livello mondiale, con una prevalenza del 20-30% nei paesi occidentali. Recenti studi hanno dimostrato che i flavonoidi presenti negli agrumi, in particolare nelle arance, possono avere effetti benefici sulla salute del fegato. Vediamo cosa emerge da uno studio clinico randomizzato sull'argomento.
Flavonoidi degli agrumi e salute epatica
I flavonoidi sono composti fitochimici presenti abbondantemente in frutta e verdura, particolarmente negli agrumi, soprattutto nell'albedo (la parte bianca sotto la buccia) e nelle membrane che separano gli spicchi delle arance. I principali flavonoidi includono narirutina, naringenina e tangerina, con l'esperidina come componente maggioritario. Questi composti sono noti per le loro proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e ipolipemizzanti, caratteristiche che li rendono promettenti agenti nutraceutici per il trattamento di varie condizioni patologiche.
Lo studio clinico: metodo e partecipanti
Un recente studio clinico randomizzato ha coinvolto 62 uomini e donne di età compresa tra 30 e 65 anni con diagnosi di MASLD. I partecipanti dovevano presentare steatosi epatica (punteggio CAP > 275 dB/m) insieme a sovrappeso (BMI > 25), diabete di tipo 2 e/o sindrome metabolica.
I soggetti sono stati assegnati casualmente a due gruppi:
- Gruppo di trattamento: consumo di 400 g di arance intere (al netto degli scarti) ogni giorno per 4 settimane
- Gruppo di controllo: consumo di 400 g di frutta non appartenente agli agrumi ogni giorno
Lo studio ha utilizzato arance della varietà "Navelina", coltivate biologicamente nella regione Calabria. Le proprietà fisico-chimiche, il contenuto di polifenoli e l'attività antiossidante totale delle arance sono stati analizzati dal Centro di Ricerca per la Viticoltura e l'Enologia del Consiglio per la Ricerca Agricola ed Economica (CREA-VE).
Risultati chiave dello studio
Dopo 4 settimane di supplementazione con arance, sono emersi diversi risultati significativi:
- Riduzione della steatosi epatica: Nel gruppo di trattamento, la prevalenza di steatosi epatica è scesa al 70,97% rispetto al 100% del gruppo di controllo (p < 0,004), indicando una riduzione della prevalenza della malattia epatica di circa il 30%.
- Riduzione della GGT: Si è osservata una significativa diminuzione dei livelli plasmatici di gamma-glutamil transferasi (GGT) nel gruppo trattato con arance.
- Nessuna variazione di peso corporeo: Peso corporeo, circonferenza della vita e composizione corporea (massa grassa e massa magra) non sono cambiati durante lo studio, suggerendo che i benefici osservati sono indipendenti dalla perdita di peso.
- Nessuna variazione nei marker cardiometabolici: Substrati plasmatici e ormoni (glucosio, insulina e lipidi plasmatici), marker dell'infiammazione (proteina C-reattiva [PCR] e ferritina) e il punteggio HOMA-IR non sono cambiati dopo la supplementazione con arance.
- Aumento dell'apporto di vitamine: L'analisi di diari alimentari di 7 giorni ha mostrato un aumento significativo di diverse vitamine chiave, tra cui vitamina C, vitamina A, tiamina e riboflavina nel gruppo di trattamento.
Meccanismi d'azione proposti
I risultati suggeriscono che il consumo di arance intere, compreso l'albedo ricco di flavonoidi, può migliorare la funzione epatica indipendentemente da cambiamenti di peso. Questo effetto potrebbe essere ottenuto attraverso diversi meccanismi:
- Attivazione delle vie lipolitiche e dell'ossidazione lipidica, come PPAR-α.
- Inibizione della lipogenesi de novo attraverso meccanismi che coinvolgono il recettore X del fegato (LXR-α) e la via dimetilarginina dimetilaminoidrolasi (DDAH)/dimetilarginina asimmetrica (ADMA).
- Effetti antiossidanti che riducono lo stress ossidativo epatico.
- Miglioramento del metabolismo mitocondriale grazie alle vitamine presenti, in particolare la riboflavina.
Implicazioni per i nutrizionisti
Questi risultati evidenziano il potenziale di alimenti specifici ricchi di fitochimici e vitamine antiossidanti, come le arance intere, per migliorare la funzione epatica come trattamento aggiuntivo per la MASLD. La significativa riduzione della prevalenza di steatosi epatica, indipendente da cambiamenti nel peso corporeo e nell'adiposità, è coerente con la ricerca preclinica che suggerisce che i flavonoidi, la vitamina C e la riboflavina presenti nelle arance possono supportare la funzione epatica.
A differenza degli studi preclinici, i dati indicano che questi composti possono promuovere la salute del fegato indipendentemente dalla perdita di peso o dai miglioramenti nella sensibilità all'insulina, nell'infiammazione e nel metabolismo del glucosio e dei lipidi, che tipicamente richiedono un bilancio energetico negativo.
Conclusione
Il consumo quotidiano di 400 g di arance intere (circa quattro arance al giorno) per 28 giorni ha ridotto significativamente la prevalenza di steatosi epatica, indipendentemente da cambiamenti nel peso corporeo. Questo studio evidenzia come alimenti specifici ricchi di fitochimici possano rappresentare un importante supporto nutrizionale nelle strategie di trattamento della MASLD.
L'effetto positivo sulla salute epatica si è verificato in assenza di cambiamenti nel peso corporeo, nella sensibilità all'insulina e nei marker metabolici, suggerendo un meccanismo d'azione diretto dei componenti bioattivi presenti nelle arance intere, particolarmente nell'albedo ricco di flavonoidi.
Le arance si confermano quindi come un potenziale strumento nutrizionale nella gestione della steatosi epatica, meritando di essere incluse nei programmi dietetici rivolti a pazienti con MASLD.
Link all'articolo: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/39339791/