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Alimentazione in gravidanza: come dieta mediterranea, DASH e fibre proteggono madre e bambino

La nutrizione durante la gravidanza rappresenta uno dei fattori più determinanti per la salute di madre e bambino, con effetti che si estendono ben oltre i nove mesi di gestazione. Una recente meta-analisi pubblicata negli Annals of Nutrition and Metabolism ha analizzato l'impatto di tre approcci dietetici specifici - dieta mediterranea, dieta DASH e diete ad alto contenuto di fibre - sui risultati metabolici materni e infantili, fornendo evidenze scientifiche solide per orientare le raccomandazioni nutrizionali in gravidanza.

La ricerca: metodologia e popolazione studiata

Lo studio ha esaminato 30 ricerche che hanno coinvolto complessivamente 41.424 donne in gravidanza e i loro bambini, analizzando pubblicazioni dal 2012 al 2022. La metodologia ha incluso studi randomizzati controllati, studi di coorte prospettici e studi osservazionali, garantendo un'ampia rappresentatività dei risultati.

Gli outcome primari considerati hanno riguardato il diabete gestazionale (GDM), i disturbi ipertensivi in gravidanza, l'obesità gestazionale e l'eccessivo aumento di peso in gravidanza. Come outcome secondari sono stati valutati gli effetti sulla salute dei bambini, inclusi peso alla nascita, crescita fetale e rischio di sovrappeso infantile.

I benefici delle diete ad alto contenuto di fibre

L'analisi ha rivelato che le diete ricche di fibre durante la gravidanza mostrano effetti protettivi significativi contro diverse complicanze metaboliche. In particolare, l'aumento dell'apporto di fibre alimentari si associa a una riduzione del 78% del rischio di diabete gestazionale (OR: 0.22; 95% CI: 0.11–0.42) e a una diminuzione del 55% del rischio di disturbi ipertensivi in gravidanza (OR: 0.45; 95% CI: 0.25–0.81).

Il meccanismo d'azione delle fibre sembra legato al loro effetto sul controllo glicemico post-prandiale e sulla modulazione del microbiota intestinale. Le fibre solubili, in particolare quelle derivanti da beta-glucani dell'avena, hanno dimostrato di ridurre significativamente la glicemia a digiuno e i livelli glicemici post-prandiali nelle donne in gravidanza.

Interessante è anche l'osservazione che un maggiore apporto di fibre durante la gravidanza si associa a una riduzione del peso alla nascita di circa 109 grammi, suggerendo un possibile effetto protettivo contro la macrosomia fetale.

La dieta DASH: controllo pressorio e peso gestazionale

La dieta DASH (Dietary Approaches to Stop Hypertension), caratterizzata da un elevato consumo di frutta, verdura, cereali integrali e latticini a basso contenuto di grassi, ha mostrato effetti particolarmente pronunciati su specifici outcome metabolici materni.

L'aderenza alla dieta DASH durante la gravidanza si associa a una riduzione del 64% del rischio di diabete gestazionale (OR: 0.36; 95% CI: 0.26–0.51) e a una diminuzione del 70% del rischio di eccessivo aumento di peso gestazionale (OR: 0.30; 95% CI: 0.16–0.57).

Il meccanismo d'azione della dieta DASH sembra correlato alla regolazione dell'insulina e all'aumento della concentrazione di enzimi antiossidanti, che riducono l'infiammazione associata al diabete gestazionale. Uno studio controllato randomizzato ha dimostrato che la combinazione di conteggio dei carboidrati con la dieta DASH si associa a una significativa riduzione dei livelli sierici di insulina e del punteggio HOMA-IR.

La dieta mediterranea: protezione completa per madre e bambino

La dieta mediterranea emerge come l'approccio più completo per la protezione della salute materno-infantile. Caratterizzata da un elevato consumo di cereali integrali, legumi, verdure, frutta, pesce, noci, olio extravergine di oliva e quantità limitate di prodotti raffinati e grassi animali, questa dieta mostra benefici sia per la madre che per il bambino.

Per quanto riguarda gli outcome materni, l'aderenza alla dieta mediterranea si associa a una riduzione del 40% del rischio di diabete gestazionale (OR: 0.60; 95% CI: 0.45–0.80) e a una diminuzione del 59% del rischio di eccessivo aumento di peso gestazionale (OR: 0.41; 95% CI: 0.18–0.93).

Gli effetti sui bambini sono altrettanto significativi. L'aderenza materna alla dieta mediterranea durante la gravidanza si associa a una riduzione del 17% del rischio di nati piccoli per l'età gestazionale (OR: 0.83; 95% CI: 0.73–0.95), a una diminuzione del 50% del rischio di restrizione della crescita fetale (OR: 0.50; 95% CI: 0.28–0.89) e a una riduzione del 15% del rischio di sovrappeso infantile (OR: 0.85; 95% CI: 0.74–0.97).

Meccanismi biologici e implicazioni cliniche

I benefici osservati sembrano derivare da meccanismi biologici complementari. Le fibre alimentari agiscono principalmente attraverso la modulazione del microbiota intestinale e la produzione di acidi grassi a catena corta, che influenzano positivamente il metabolismo glucidico e la pressione arteriosa.

La dieta mediterranea e la dieta DASH condividono caratteristiche nutrizionali che migliorano la sensibilità insulinica post-prandiale e riducono l'infiammazione sistemica. L'alto contenuto di antiossidanti, acidi grassi omega-3 e composti bioattivi contribuisce a creare un ambiente metabolico favorevole sia per la madre che per il feto in via di sviluppo.

Considerazioni per la pratica clinica

I risultati di questa meta-analisi forniscono evidenze robuste per raccomandare approcci dietetici specifici durante la gravidanza. L'integrazione di fibre alimentari, attraverso cereali integrali, legumi e verdure, dovrebbe essere prioritaria per le donne a rischio di diabete gestazionale o disturbi ipertensivi.

La dieta DASH può essere particolarmente indicata per donne con tendenza all'eccessivo aumento di peso gestazionale o con storia familiare di ipertensione. La sua struttura, basata su porzioni definite di diversi gruppi alimentari, la rende facilmente implementabile nella pratica clinica.

La dieta mediterranea emerge come l'approccio più versatile, offrendo protezione sia per la salute materna che per quella infantile a lungo termine. La sua flessibilità e palatabilità la rendono sostenibile per la maggior parte delle donne in gravidanza.

È importante sottolineare che questi approcci dietetici non sono mutuamente esclusivi e possono essere integrati in un piano nutrizionale personalizzato che consideri le preferenze culturali, le condizioni socioeconomiche e i fattori di rischio individuali della gestante.

Limitazioni e prospettive future

Nonostante la robustezza dei risultati, lo studio presenta alcune limitazioni. Il numero limitato di ricerche per alcuni outcome specifici e l'eterogeneità degli studi inclusi suggeriscono la necessità di ulteriori ricerche controllate randomizzate. Inoltre, la variabilità nei metodi di valutazione dell'aderenza dietetica tra gli studi può aver influenzato i risultati.

Future ricerche dovrebbero concentrarsi sull'identificazione dei momenti critici durante la gravidanza per l'implementazione di questi interventi dietetici e sulla valutazione degli effetti a lungo termine sulla salute cardiovascolare e metabolica dei bambini.

 

Link all'articolo: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/39837283/