Esercizio fisico e perdita di peso: studio clinico randomizzato su 29 soggetti sedentari
Lo studio recentemente pubblicato su iScience da Flanagan e colleghi porta alla luce importanti considerazioni sul rapporto tra esercizio fisico e spesa energetica totale giornaliera (TDEE), sfidando alcune convinzioni consolidate nel campo della nutrizione e del controllo del peso.
Il modello energetico vincolato vs. additivo
Tradizionalmente, il modello additivo suggerisce che l'energia spesa durante l'esercizio si sommi semplicemente al metabolismo basale per determinare la spesa energetica totale. Tuttavia, il modello energetico vincolato propone un'ipotesi diversa: esiste un limite superiore alla quantità totale di energia che gli esseri umani possono spendere quotidianamente.
Secondo questa teoria, quando si introduce un programma di esercizio fisico, l'aumento della TDEE è spesso inferiore al costo energetico effettivo dell'esercizio prescritto. Questo fenomeno è stato definito "compensazione energetica correlata all'esercizio" (ExEC).
Caratteristiche dello studio E-MECHANIC
La ricerca ha coinvolto 29 partecipanti sedentari (20 donne) con sovrappeso o obesità, randomizzati in due gruppi di intervento di esercizio aerobico della durata di 24 settimane:
- Gruppo 8 KKW: prescrizione di 8 kcal/kg di peso corporeo per settimana
- Gruppo 20 KKW: prescrizione di 20 kcal/kg di peso corporeo per settimana
L'aderenza media all'esercizio è stata eccellente, raggiungendo il 92% ± 3% in entrambi i gruppi.
Risultati principali: chi sviluppa ExEC?
Uno dei risultati più significativi è che quasi la metà dei partecipanti (48%) ha mostrato ExEC, spendendo in media 308 ± 158 kcal/giorno in meno rispetto alle previsioni. Al contrario, i non-compensatori hanno speso 94 ± 124 kcal/giorno in più del previsto.
Interessantemente, non sono state riscontrate differenze significative tra compensatori e non-compensatori in termini di:
- Sesso
- Età
- BMI basale
- Intensità dell'esercizio prescritto
Il ruolo della spesa energetica basale
Il fattore predittivo più importante per lo sviluppo di ExEC è risultato essere la TDEE basale: i compensatori mostravano valori significativamente più alti (2.914 ± 416 vs. 2.458 ± 463 kcal/giorno). Questa correlazione negativa (r = -0.50, p = 0.016) suggerisce che individui con maggiore spesa energetica basale hanno meno "energia disponibile" da destinare all'esercizio aggiuntivo.
Metabolismo e adattamento metabolico
Contrariamente alle aspettative, lo studio ha dimostrato che ExEC non è associato ad adattamento metabolico nei componenti sedentari della spesa energetica. Non sono state osservate variazioni significative in:
- Spesa energetica a riposo (REE)
- Spesa energetica durante il sonno (SEE)
- Spesa energetica delle 24 ore (24hrEE)
Questo risultato sfida l'ipotesi che ExEC sia una conseguenza dell'adattamento metabolico e suggerisce meccanismi alternativi.
Fitness cardiovascolare e ExEC
I compensatori mostravano valori più elevati di fitness cardiovascolare basale:
- VO₂ massimo assoluto: 2.3 ± 0.5 vs. 1.9 ± 0.4 L/min
- VO₂ massimo relativo: 23.3 ± 3.4 vs. 20.6 ± 2.4 mL/kg/min
Questo dato supporta l'ipotesi che individui più allenati (anche se sedentari) possano aver già raggiunto una maggiore efficienza nell'esercizio, limitando ulteriori aumenti nella spesa energetica totale.
Meccanismi proposti: efficienza vs. adattamento
I ricercatori propongono che ExEC derivi principalmente da:
- Miglioramento dell'efficienza dell'esercizio: utilizzazione più efficiente dell'energia durante l'attività fisica
- Adattamenti comportamentali: modifiche sottili nell'attività fisica spontanea
- Ottimizzazione della funzione mitocondriale: miglior reclutamento delle fibre muscolari di tipo I
Questi meccanismi differiscono dall'adattamento metabolico classico, che tipicamente si manifesta in presenza di significativa perdita di peso.
Implicazioni per la perdita di peso
Lo studio ha mostrato una perdita di peso media limitata (1.2 ± 3.0 kg), con un range molto ampio (-9.8 a +7.5 kg). Non sono state riscontrate differenze significative nella perdita di peso tra compensatori e non-compensatori, suggerendo che l'aumento dell'appetito e dell'introito calorico rimangano i fattori principali nella regolazione del peso corporeo durante programmi di esercizio.
Marcatori cardiometabolici
Nessuna differenza significativa è stata osservata tra i due gruppi nei parametri cardiometabolici post-intervento, inclusi:
- Profilo lipidico (colesterolo, trigliceridi, HDL, LDL)
- Glucosio a digiuno
- Marcatori infiammatori
- Pressione arteriosa
Considerazioni pratiche per la consultazione nutrizionale
Questi risultati hanno importanti implicazioni pratiche:
- Individualizzazione dei programmi: la risposta all'esercizio è altamente individuale e può essere parzialmente predetta dalla TDEE basale
- Gestione delle aspettative: è fondamentale comunicare ai pazienti che l'esercizio da solo potrebbe non portare alla perdita di peso attesa
- Approccio combinato: l'integrazione di restrizione calorica ed esercizio rimane la strategia più efficace per la perdita di peso
- Monitoraggio metabolico: la valutazione della spesa energetica basale potrebbe aiutare a identificare pazienti a rischio di ExEC
Limitazioni e prospettive future
Lo studio presenta alcune limitazioni, tra cui:
- Durata limitata dell'intervento (24 settimane)
- Campione ridotto per alcune analisi secondarie
- Mancanza di misure dirette dell'efficienza dell'esercizio
Ricerche future dovrebbero esplorare interventi più prolungati e includere valutazioni più dettagliate della funzione mitocondriale e dell'efficienza muscolare.
Link all'articolo: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/38947494/