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Consumo mattutino di caffè e riduzione della mortalità: evidenze epidemiologiche dal follow-up decennale

In un recente studio pubblicato sull'European Heart Journal, ricercatori di prestigiose istituzioni come la Harvard T.H. Chan School of Public Health e la Tulane University hanno fatto una scoperta significativa riguardo al consumo di caffè: non conta solo quanto ne beviamo, ma anche quando lo beviamo.

Lo studio: metodi e partecipanti

La ricerca ha coinvolto 40.725 adulti dal National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES) 1999-2018 e 1.463 adulti dal Women's and Men's Lifestyle Validation Study. I ricercatori hanno utilizzato l'analisi di clustering per identificare diversi pattern di consumo di caffè durante la giornata.

Durante un follow-up mediano di 9,8 anni, sono stati registrati 4.295 decessi per tutte le cause, 1.268 decessi per malattie cardiovascolari e 934 decessi per cancro. I risultati hanno rivelato informazioni sorprendenti sul rapporto tra timing del caffè e rischio di mortalità.

Pattern di consumo del caffè identificati

L'analisi ha identificato due pattern distinti di consumo:

  1. Pattern mattutino (36% dei partecipanti): concentrazione del consumo di caffè principalmente al mattino (dalle 4:00 alle 11:59)
  2. Pattern durante tutto il giorno (14% dei partecipanti): consumo di caffè distribuito nell'arco della giornata

Risultati principali: il timing fa la differenza

Dopo aver aggiustato i dati per la quantità di caffè consumato (sia con caffeina che decaffeinato), le ore di sonno e altri fattori confondenti, i ricercatori hanno scoperto che:

  • Il pattern mattutino era significativamente associato a un rischio inferiore di mortalità per tutte le cause(hazard ratio: 0,84; intervallo di confidenza 95%: 0,74-0,95) rispetto ai non bevitori di caffè
  • Il pattern mattutino era anche associato a un rischio inferiore di mortalità per malattie cardiovascolari (hazard ratio: 0,69; intervallo di confidenza 95%: 0,55-0,87)
  • Il pattern di consumo durante tutto il giorno non mostrava benefici significativi sulla mortalità

L'interazione tra timing e quantità

Un aspetto particolarmente interessante è che il timing del caffè ha modificato significativamente l'associazione tra la quantità di caffè consumata e la mortalità per tutte le cause (P-interazione = 0,031):

  • Per i consumatori mattutini, quantità moderate (1-3 tazze al giorno) e alte (più di 3 tazze) di caffè erano associate a un rischio inferiore di mortalità
  • Per i consumatori di caffè durante tutto il giorno, la quantità consumata non influenzava significativamente il rischio di mortalità

Possibili meccanismi

I ricercatori propongono due potenziali meccanismi per spiegare i risultati:

  1. Disturbo del ritmo circadiano: il consumo di caffè nel pomeriggio o la sera può interferire con i ritmi circadiani. Uno studio clinico precedente ha dimostrato che un elevato consumo di caffè nel pomeriggio o la sera era associato a una diminuzione del 30% della produzione di melatonina notturna. Livelli bassi di melatonina sono associati a maggiore stress ossidativo, pressione sanguigna più elevata e aumento del rischio cardiovascolare.
  2. Effetti anti-infiammatori: molti benefici del caffè derivano dagli effetti anti-infiammatori delle sostanze bioattive che contiene. Le citochine pro-infiammatorie e i marker infiammatori nel sangue seguono pattern circadiani interni, risultando tipicamente più alti al mattino per poi diminuire gradualmente fino a raggiungere il loro livello più basso intorno alle 17:00. Pertanto, l'effetto anti-infiammatorio di un pattern di consumo di caffè concentrato al mattino potrebbe essere più benefico rispetto a uno distribuite nell'arco della giornata.

Implicazioni per i nutrizionisti

Questi risultati offrono nuove prospettive per i consigli nutrizionali sul consumo di caffè. Mentre studi precedenti si sono concentrati principalmente sulla quantità di caffè consumata, questo studio suggerisce che il timing del consumopotrebbe essere altrettanto importante.

Per i nutrizionisti che desiderano fornire consigli basati sulle evidenze ai loro clienti:

  • Il consumo di caffè al mattino sembra essere la scelta migliore per massimizzare i potenziali benefici per la salute
  • Il consumo moderato di caffè (1-3 tazze al giorno) al mattino potrebbe essere particolarmente benefico
  • È consigliabile evitare il consumo di caffè nel pomeriggio e la sera, non solo per potenziali problemi di sonno ma anche per ottimizzare i benefici cardiovascolari

Limiti dello studio

Come con qualsiasi studio osservazionale, è importante riconoscere alcuni limiti:

  • Le associazioni osservate non possono essere interpretate come causalità
  • Le valutazioni dell'esposizione e di diverse covariate si basavano su questionari auto-compilati
  • Non si può escludere completamente la possibilità che il pattern di consumo di caffè mattutino sia semplicemente un marcatore di uno stile di vita complessivamente più sano

Conclusione

Questo studio innovativo evidenzia l'importanza di considerare non solo quanto caffè consumiamo, ma anche quando lo consumiamo. Bere caffè al mattino sembra essere più fortemente associato a un minor rischio di mortalità rispetto al consumo di caffè più tardi durante il giorno, con effetti particolarmente significativi sulla mortalità cardiovascolare.

Le evidenze suggeriscono che il timing del consumo di caffè potrebbe essere un fattore importante da considerare nelle raccomandazioni dietetiche, insieme alla quantità consumata.

 

Link all'articolo: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/39776171/